Non-Extractive Architecture
Una mostra, una residenza di ricerca e un ciclo di conferenze curate da Joseph Grima e Space Caviar
Marzo 2021 – Gennaio 2022
Non-Extractive Architecture trasformerà il Palazzo delle Zattere in una piattaforma di ricerca dal vivo dedicata alla rielaborazione dell’equilibrio fra l’ambiente costruito e quello naturale, al ripensamento del ruolo della tecnologia e della politica nelle economie materiali del futuro, e a una nuova visione della responsabilità dell’architetto, considerato un agente del cambiamento.
Comunicato Stampa [.pdf]

Il progetto si pone l’obiettivo di esaminare – e ridefinire – le aspettative del pubblico circa l’architetto e le aspettative degli architetti circa il proprio ruolo. Cosa succederebbe se l’architettura fosse innanzitutto vista come una forma di amministrazione dell’ambiente costruito e di quello naturale? Cosa succederebbe se modificassimo le nostre economie per agevolare l’integrazione, la circolarità, la durabilità e la resilienza sociale attraverso le città, piccole o grandi, che costruiamo? Cosa succederebbe se le filiere dei materiali su cui si fondano gli ambienti in cui viviamo fossero visibili e all’insegna della partecipazione, anziché invisibili e spesso basate sullo sfruttamento? Non-Extractive Architecture coinvolgerà persone interne ed esterne al campo dell’architettura per creare una piattaforma aperta in cui discutere dell’attuale ruolo dell’architettura, e in cui definire nuove strade per sfruttare il potenziale di questa disciplina come una forza positiva in grado di modellare il futuro del paesaggio.

Curate da Joseph Grima e Space Caviar
Space Caviar è uno studio di architettura e ricerca che si occupa dei punti di contatto tra design, tecnologia, politica e ambito pubblico. Fondato nel 2013 da Joseph Grima e Tamar Shafrir, lo studio sfrutta progetti, mostre, pubblicazioni, saggi e video per indagare e documentare le modalità abitative contemporanee e la spazializzazione della pratica sociale e politica.
Tra le sedi che hanno esposto i lavori di Space Caviar ricordiamo la Biennale di architettura di Venezia, il Victoria and Albert Museum, la Biennale Interieur, il Vitra Design Museum e la Nilufar Gallery.
Il programma pubblico riunisce designer, scienziati dei materiali, economisti e teorici affinché lavorino sulle tematiche affrontate da Non-Extractive Architecture. Lo scopo è attivare il Palazzo, la piattaforma online e lo spazio dedicato ai workshop grazie a una stazione radiofonica e a un progetto editoriale.
Il software sviluppato da F451 (Domitille Debret e Quentin Creuzet) — Exhibition Format Editor— automatizza la traduzione nel formato espositivo della ricerca condotta presso il Palazzo delle Zattere, costruendo al contempo un vocabolario incentrato sul concetto di architettura non estrattiva. Il software organizzerà e trasformerà visivamente i contenuti sviluppati dal team di ricerca, che poi verranno stampati e affissi sulle pareti di

Sul blog vengono condivisi gli eventi, le ricerche, le conversazioni e le attività in corso previste dal programma di residenza organizzato presso
Non-Extractive Architecture: Progettare senza estinguere Vol.1
Non-Extractive Architecture: Progettare senza estinguere Vol.1

Questo manuale illustrato si prefigge di trovare un nuovo approccio all’architettura basato sulla riflessione a lungo termine, sulle risorse materiali e sui paesaggi che ne possono derivare, e sull’integrazione dei valori delle comunità nell’industria edile. Grazie a una serie di saggi scritti da architetti, geografi, storici, economisti, urbanisti e filosofi, Non-Extractive Architecture: Progettare senza estinguere Vol.1 si chiede se per il design sia possibile seguire un paradigma alternativo, e su quali valori potrebbe fondarsi.
A cura di Space Caviar, con un’introduzione di Joseph Grima e contributi di Dele Adeyemo, Benjamin Bratton, Stephanie Carlisle, Emanuele Coccia, Keller Easterling, Swarnabh Ghosh, Macarena Gómez-Barris, Phineas Harper, Elsa Hoover, Jane Hutton, Interiors Agency, Elisa Iturbe, Luke Jones, Chiara Di Leone, Armin Linke, Charlotte Malterre-Barthes, Nicholas Pevzner, Maria Smith e Mark Wigley.
Pubblicato da